Un artista sui generis. Carlo Buzzi 32enne di Castellanza, non rientra nella “normali” classificazioni artistiche. Lui non fa ne quadri ne sculture ma grandi manifesti che affigge nelle vie delle città come se fossero uno strumento di comunicazione pubblicitaria. Non molto tempo fa Buzzi aveva dichiarato di avere una forma di repulsione per tele e pennelli e di preferire i manifesti, usati per “desacralizzare” gli artisti più famosi.
L’esempio più noto è un mega poster raffigurante uno scopino per il WC con sopra il nome di Picasso affisso a Milano.Le sue opere recenti, cinquanta manifesti di formato 100×70 cm che ritraggono la schiena nuda dello stesso artista, campeggiano da martedì scorso in alcune vie di Agrate e Omate, grazie all’interessamento della Galleria d’arte contemporanea La Meridiana ed il patrocino dell’assessorato alla Cultura. I manifesti, che resteranno esposti per circa quindici giorni, hanno attirato la curiosità dei passanti più attenti ma forse una maggiore pubblicizzazione dell’iniziativa coinvolgerebbe più persone e le spingerebbe a chiedersi i motivi ed i significati di questa “strana” esposizione.
Ma perché Buzzi ha scelto questa insolita forma, al di fuori del “sistema galleria” per presentare le sue creazioni? Per i critici d’arte quello di Buzzi, definito artista concettuale, è una sorta di gioco. Una volta affissi, i manifesti non esauriscono il loro compito. Essi vengono strappati, modificati, la loro esposizione riceve interventi di anonimi che, attraverso lo scherno, entranon in rapporto con le opere stesse. Inoltre la casualità degli accostamenti che le immagini ricevono sui muri propongono nuove e del tutto involontarie attribuzioni di significato. Buzzi, insomma, vuole entrare in contatto diretto con la gente, farla partecipe della sua arte, spingerla ad intervenire e a criticare.Malgrado la giovane età Buzzi vanta esposizioni in Italia a nel mondo. Tra le maggiori vi sono quelle realizzate a Los Angeles, New York, Milano, Genova.Arte. Cinquanta manifesti di formato 100×70 campeggiano in alcune vie di Agrate ed Omate. Carlo Buzzi, un creativo sui generis. Provocazione: le opere ritraggono la schiena nuda dello stesso autore.
Sabato, 13 marzo 1999.